La terapia ipocoagulante in corso di fibrillazione atriale è indicata sulla base del rischio embolico ed emorragico, e non sulla presenza dei sintomi.
Esistono pertanto delle tabelle di rischio, in base alle quali si puo’ determinare la sua opportunita’ o meno.
In genere, se esistono fattori di rischio embolico ( eta’ > 65 anni, dabete, ipertensione, scompenso, precedente embolico ecc) è indicato procedere alla scoagulazione.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva Cardiologica dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Non ravvedo alcun nesso tra inappetenza ed assunzione del Coumadin.
Penso che a 96 anni possano esserci tante altre cause alternative.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia e Terapia intensiva Cardiologica dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Probabilmente la mia risposta arriva in ritardo per problemi di connessione del sito, ma puo’ essere utile per altri pazienti.
Le forme di cardiomiopatie sono numerosissime e possono essere di natura familiare ed ereditarie o acquisite ( es. dopo un infarto ). Clinicamente si possono presentare con scompenso o con aritmie.
Le terapie sono numerose e vanno dai beta bloccanti, ai diuretici,Ace inibitori o Sartani,Antialdosteronici,Ivabradina e,da ultimo, il Valsartan/Sacubitril ( Entresto ).
In presenza di una frazione di eiezione del 30% con sintomi di scompenso vi è indicazione all’impianto di un defibrillatore o di un doppio pacemaker, se vi è un ritardo della conduzione ventricolare sinistra.
Quando persistono i sintomi, nonostante le terapie, è indicato il trapianto di cuore.In attesa si fa ricorso a pompe artificiali. Per un quarantenne con cardiomiopatia non deve mai esserci la parola ” Fine ” !!
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Probabilmente la mia risposta arriva in ritardo per problemi di connessione del sito, ma puo’ essere utile per altri pazienti.
L’intervento di ablazione è molto utile per risolvere un flutter atriale, meno per quanto riguarda la fibrillazione.
Se Lei è asintomatica sconsiglio un secondo intervento che le imporrebbe, molto probabilmente, una terapia antiaritmica e quella ipocoagulante.
Continui il Coumadin, eventualmente chiedendo di sostituirlo con uno dei farmaci piu’ moderni e che non necessitano dei frequenti controlli
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Probabilmente la mia risposta arriva in ritardo per problemi di connessione del sito, ma puo’ essere utile per altri pazienti.
Un INR superiore a 4 puo’ essere pericoloso perche’ indica una forte scoagulazione (NOTA: oltre 4-5, non viè piu’ una stretta correlazione tra valore e scoagulazione ) ed il farmaco va ridotto o sospeso se si sospetta una emorragia. In questo caso va esclusa la possibile causa prima di riprenderlo. In assenza di perdite di sangue la sospensione del Coumadin riporta il valore dell’ INR da 4 o 5 a valori normali in pochi giorni.
Per i dettagli di eventuali trattamenti ( es Konakion ) invito a consultare o scaricare il nostro opuscolo ” VIVERE COL COUMADIN” che si pio’ trovare nel nostro stesso sito.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Un dolore di lunga durata,che aumenta con la digito pressione, in una donna giovane , non puo’ che essere di natura somatica,, cioe’ drivante dalla parete toracica ( articolazioni e muscoli ), ma mai cardiaco.
Smetta di pensare al cuore ed eventualmente assuma un antiinfiammatorio.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia e Terapia intensiva Cardiologica dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Anche se il dosaggio del cortisone è basso, l’azione di infilare un ago a livello di una articolazione vertebrale o femoro tibiale puo’comportare dei rischi per le possibili lesioni di piccoli vasi, con conseguente emorragia.
E’ quindi opportuna la sospensione del farmaco, se il rischio embolico e’ basso ( es. Fibrillazione atriale senza altre particolari patologie); se il rischio è elevato ( es. protesi valvolari) consiglio di praticare la iniezione con aghi molto sottili e con valori di INR appena sopra il limite raccomandato.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia e Terapia intensiva Cardiologica dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Il Capiost contiene numerosi elementi , tra i quali la vitamina K, che è un antidoto del Coumadin.
Cio’ non esclude il suo uso in un paziente anticoagulato, che pero’ deve farne un uso costante, aumentando eventualmente il dosaggio del Coumadin per mantenere un INR > 2.
Consiglio anche di consultare e scaricare il nostro opuscolo ” VIVERE COL COUMADIN ” che puo’ trovare nel nostro stesso sito.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia e Terapia intensiva Cardiologica dell’Ospedale Bufalini di Cesena
Per una efficace azione antitrombotica del Coumadin si devono mantenere valori corretti dell’ INR ( mediamente tra 2 e 3,5 , secondo le patologie ). Un valore piu’ basso espone a seri rischi trombpembolici. Se i valori dell’INR sono bassi bisogna aumentare il dosaggio del Coumadin , anche a 2 e piu’ compresse al dì.
Consiglio anche di consultare e scaricare il nostro opuscolo ” VIVERE COL COUMADIN ) che puo’ trovare nel nostro stesso sito.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva Cardiologica dell’Ospedale Bufalini di Cesena
L’assorbimento del Coumadin puo’ essere influenzato dal cibo, per cui si consiglia di assumerlo a stomaco vuoto ( in genere nel periodo che intercorre da alcune ore dopo il pranzo a mezz’ora prima della cena , NON necessariamente alle ore 16 o 17 ).
Una patologia arteriosa periferica non determina scompenso,anche se puo’ associarsi a patologia delle coronarie e quindi ad una possibile causa diretta di scompenso.
La Cardioversione elettrica è indicata solo per la interruzione di aritmie a frequenza cardiaca molto elevata ( fibrillazione atriale, tachicardia e flutter atriali, aritmie da rientro ) e non per altre aritmie, come la extrasistolia.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva Cardiologica dell’ Ospedale Bufalini di Cesena