• ASSOCUORE – Associazione Cesenate per la lotta contro le Malattie di Cuore ODV

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Agoaspirato e sospensione coumadin

La sospensione del Coumadin e la sua eventuale sostituzione con eparine sottocutanee va sempre valutata sulla base dei rischi e benefici.
Per esempio è doveroso in un paziente portatore di protesi valvolare ed in fibrillazione, mentre puo’ essere sospeso per alcuni giorni senza rischi in un paziente che presenta solo episodi saltuari di fibrillazione.
Purtroppo non conosco il Suo caso specifico, ma è opportuno sospendere il coumadin prima dell’agoaspirato, per alcuni giorni. Ritengo poco utile controllare il valore dell’INR ( che dopo 5 giorni si è sicuramente normalizzato e riprenderei il farmaco il giorno stesso.
Se il rischio tromboembolico è alto ( protesi valvolare ) è indicata la terapia con dosaggi scoagulanti di eparina; se il rischio è basso ( fibrillazione senza cardiopatia organica) non è opportuna una completa scoagulazione e viene usato un basso dosaggio di eparina ( senza che sia mai stata documentata l’efficacia di tale soluzione). Immagino che quando ricevera’ la risposta avra’ gia’ superato comunque il problema, e mi auguro che tutto sia andato bene.
Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

sindrome wpw

La sindrome di Wolf Parkinson White (WPW) è dovuta alla presenza di vie di conduzione elettrica intracardiache che possono portare a cortocircuiti ” elettrici” e quindi ad aritmie con frequenza cardiaca molto elevata. Nella maggior parte dei casi le diverse forme rimangono silenti e solo raramente possono causare aritmie pericolose . Per valutare il rischio aritmico è consigliato eseguire un elettrocardiogramma sotto sforzo o anche una stimolazione elettrica transesofagea. Se non si inducono aritmie ( soprattutto fibrillazione atriale ) non sono indicate terapie o interventi.
In casi rari ( ad alto rischio ) si consiglia la ablazione, cioe’ la eliminazione della via elettrica anomala, con completa risoluzione del problema.

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

ecg holter cardiaco

L’esame Holter non ha documentato alcuna aritmia importante.E’ verosimile che la sensazione di” cuore in gola” sia secondaria alle extrasistoli e non mi preoccuperei.
La sintomatologia ed i risultati dell’ Holter vanno comunque interpretati in un contesto clinico : eta’ presenza di fattori di rischio, presenza di alterazioni all’ecocardiogramma ecc. e da soli hanno un significato molto relativo e mai assoluto.

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

elettrocardiogramma

Un elettrocardiogramma va sempre valorizzato in un contesto clinico, altrimenti diventa una interpretazione di un computer, senza significato .
La risposta” automatica computerizzata” che ha ricevuto va interpretata valutando la Sua eta’, sesso,fattori di rischio, precedenti elettrocardiogrammi, sintomi ecc.
Per mia esperienza una risposta come quella che ha ricevuto, nel 95% dei casi significa che non ha nulla di significativo.Lo faccia comunque interpretare da un cardiologo e non da un computer.

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

cardiopatie e montagna

La altitudine puo’ creare problematiche solo in pazienti con problemi polmonari e sopra i 2000-2200 metri.
Una altitudine di 1200 metri è tollerata benissimo da un cardiopatico; eviti solo di fare escursioni impegnative e tenga sempre a disposizione del Lasix se dovesse comparire dispnea severa dopo uno sforzo o a letto.

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

rischio multiplo

I Suoi dati anamnestici indicano che ha una forte predisposizione alla patologia cardiovascolare ( favorita inizialmente dal fumo ).

Se questa sia dovuta a fattori genetici o acquisiti( patologia infiammatoria o post infettiva della parete arteriosa) non è individuabile, tuttavia la soluzione è la stessa, cioe’ tenere sotto controllo tutti i possibili fattori che possono aggravare la patologia o fungere da fattore scatenante un evento acuto.

Da quanto mi descrive mi sembra che Lei stia seguendo bene le regole igienico sanitarie e farmacologiche.

Su questo ultimo punto, sulla base deri dati della letteratura, mi permetto di segnalarLe:

la doppia antiaggregazione è consigliata, ma limiterei la Aspirina a 75/ 10ommg ( Cardirene / Cardioaspirina );

Non vi è alcuna evidenza scientifica che un b-bloccante riduca gli eventi ( soprattutto ad un dosaggio cosi’ basso)che non assumerei, se non in caso di tachicardia;

stesso discorso per il Ramipril, che sostituerei eventualmente col Perindopril ( che ha dato risultati soddisfacenti sia nel post infarto, sia nel post ictus).

Una ipotensione non favorisce il flusso arterioso cardiaco e cerebrale ed è bene evitarlo, tuttavia ritengo piu’ probabile che l’ischemia sia di origine aterogena/trombotica piu’ che funzionale ( da ipotensione).

Continui la attivita’ fisica e mantenga il colesterolo così basso.

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

farmaco per ipertensione

I farmaci ” vecchi” spesso hanno il vantaggio,rispetto ai nuovi, di unire ad una pari efficacia una maggiore sicurezza perche’ vantano una prova sul campo molto piu’ solida ( in termini di tempo e di numero di pazienti trattati).
Questo è il caso anche della associazione Perindopril/ Indapamide ( come il Teraxans) che puo’ vantare risultati molto favorevoli in diverse patologie ( es.Ipertensione,Coronaropatie, ictus)supportati da studi che nessun altro farmaco puo’ vantare.
Se ottiene risultati soddisfacenti con quel prodotto, non lasci la vecchia via per una nuova.Tenga d’occhio solo la potassiemia che potrebbe ridursi per effetto della Indapamide

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva Cardiologica di Cesena

Esito ECG

L’espressione si riferisce alla altezza dei potenziali elettrici ( quindi all’ altezza delle onde r )nelle derivazioni elettrocardiografiche del torace.
In un contesto clinico talvolta sono espressione di un pregresso infarto, ma quasi sempre sono dovute al posizionamento del cuore o degli elettrodi, come ritengo nel Suo caso e non denotano alcuna patologia.
Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

Tromboflebite da cannulazione

Il trattamento ipocoagulante in corso di tromboflebite è necessaro per prevenire la formazione di trombi che possono staccarsi determinando una embolia polmonare.
L’indicazione, nel Suo caso, dipende dalla severita’ del coinvolgimento venoso, tenendo presente che la formazione e la estensione di trombi non è prevedibile e che una embolia puo’ avere una origine anche dalle vene dell’arto superiore.

Se è in corso una flebotrombosi ( documentazione ecografica o radiografica e segni di alterato scarico venoso )io consiglio una scoagulazione completa con veri anticoagulanti( coumadin o altri es. Riivaroxaba, Apixaban) per alcuni mesi,
L’Eparan solfato ( Clarema) non da le garanzie sufficenti.

Non va mai sottovalutato il rischio tromboembolico, per la sua capacita’ di trasformarsi improvvisamente da piccolo fenomeno a tragedia.

Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena