• ASSOCUORE – Associazione Cesenate per la lotta contro le Malattie di Cuore ODV

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Visita Cardiologica ogni quanto ?

In assenza di sintomi cardiospecifici ( es. cardiopalmo, svenimenti ) ripeterei la visita non prima di 7-8 anni.
Controllerei regolarmente gli indici metabolici ( colesterolemia , glicemia ecc) , ogni due -tre anni se sono normali o annualmente se sono elevati.
Farei un esame ecografico, per averne uno basale che escluda cardiopatie e valvulopatie ( senza ripeterlo per molti anni), mentre sconsiglio elettrocardiogrammi sotto sforzo ripetuti, per lo scarso valore diagnostico e prognostico che hanno in un soggetto cosi’ giovane.
Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

bradicardia

Il blocco seno atriale ( nelle sue diverse forme), fa parte di una serie di disfunzioni del nodo del seno che vanno dalla bradicardia alla tachicardia,alle variazioni spontanee della frequenza cardiaca.
Sono molto comuni nei bambini e nei soggetti giovani,nelle ore notturne e nei soggetti nei quali prevale il vago. Anche la intensa attivita’ sportiva favorisce la bradicardia e la comparsa di blocchi seno atriali o atrio ventricolari,frequenti soprattutto di notte, e senza conseguenze.
Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

Sottoslivellamento tratto st

Vi è indicazione alla esecuzione diun elettrocardiogramma da sforzo dopo angioplastica solo nel caso di sospettino sintomi di ischemia sotto sforzo ( angina, aritmie), mentre non è indicata la sua esecuzione routinariamente per controllare il risultato dell’intervento. Nella maggior parte dei casi (come il Suo ) ingenera solo dubbi che possono porare ad angoscie e alla
ripetizione di esami inutili da un punto di vista clinico e prognostico.

Non sapendo quale sia stata la coronaria oggetto dell’angioplastica è difficile potere fare una correlazione con il tracciato elettrocardiografico, tuttavia, la ottima tolleranza allo sforzo dimostrata, in assenza di sintomi,dovrebbero farla riposare tranquillo, evitando controlli angiografici ed anche futuri esami sotto sforzo ( in assenza di sintomi ).
Continui la terapia con antiaggregante,statina ed eventualmente beta bloccante e Ace iniibitore

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

Cardiopatia ipertensiva

Non fa cenno allo spessore delle pareti ventricolari e alle dimensioni della aorta( indici piu’ specifici di ipertrofia e di cardiopatia ipertensiva). Il rilasciamento diastolico è un altro indice di cardiopatia ipertensiva,ma non è molto specifico e bisogna considerare come è stato valutato (E/A) e quale è il valore (0,7 o 0,5 ? ).
Comunque Lei tenga sotto controllo i valori pressori ( sta gia’usando 4 farmaci ) e non si preoccupi troppo dei numeri dell’eco.

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

Problema con antibiotici per profilassi endocardite

A cominciare dall’inizio degli anni 2000 tutte le Societa’ Scientifiche Europee interessate al problema della profilassi ( in particolare quella Cardiologica, quella Infettivologica e quella Odontoiatrica )hanno convenuto che non vi era alcuna documentazione di una correlazione tra manovre stomatologiche e endocardite infettiva.
Le batteriemie che vengono indotte sono infatti paragonabili a quelle che si hanno dopo una energica lavata di denti, o una abbondante mangiata o una masticata di chewing gum. Non per questo si fa la profilassi.
Pur mancado prove a favore, si pensa che la profilassi vada attuata solo in caso di cardiopatie congenite con flussi a elevata velocita’, casi di pregresse endocarditi e in presenza di protesi valvolari.

in tutti gli altri casi ( in modo particolare il Suo ) si ritiene che il rischio di una terapia antibiotica sia molto superore al vantaggio ( allergie, intolleranze, azione pro aritmica ) e si consislia di effettuare, al massimo, una buona pulizia preventiva con sciacqui di Clorexidina.

Tutte le linee guida nazionali ( compresa quella italiana) hanno fatti propri suggerimenti delle Societa’ Europee; percio’ stia tranquilla e si comporti come indicato

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

holter cardiaco

Il risultato di un elettrocardiogramma dinamico va sempre interpretato alla luce del quadro clinico ( che non conosco ).Dal referto comunque non emerge niente di significatico che faccia sospettare cardiopatie e induca a sottoporsi ad ulteriori esami.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

trapianto di cuore

I consigli dovrebbe fornirli l’equipe che lo ha seguito in tutto l’iter pre e post trapianto.

Non ho specifiche competenze in questo settore, ma penso che nella fase post operatoria si cerchi di evitare cibi crudi o che possano introdurre agenti patogeni,( viste le condizioni di immuno depressione ).

Cibi cotti e riscaldati( se mantenuti in frgo) e caffe’ non dovrebbero costituire un problema. Cerchi di evitare carni crude, insaccati e formaggi. Il periodo di astensione dovrebbe comunque limitarsi ai primi 6-12 mesi, secondo il quadro clinico del paziente.

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

dolore al petto

Considerata l’eta’e la sintomatologia, del tutto atipica per angina cardiaca e indicativa di sintomi di origine cutanea e muscolare starei assolutamente tranquillo e non farei alcun test diagnostico ( perche’ inutile alla Sua eta ‘ ).

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena

Aritmia

Buon giorno Sig.ra,

mi scuso profondamente per il ritardo della risposta, dovuto al rinnovamento del nostro sito che ha , di fatto, impedito di rispondere in tempi adeguati.

Venendo al Suo Problema,: le cause di battiti cardiaci ventricolare irregolari e frequenti   possono esser numerose, dalle piu’ innocenti a quelle piu’ pericolose. Fra le prime si colloca la parasistolia, cioe’ un battito autonomo che si aggiunge a quello normale ed è del tutto indipendente; fra le seconde si trovano le extrasistoli, cioe’ battiti collegati a quelli generati spontaneamente ( a questi accoppiati ) che , in genere sono  secondari a malattie del muscolo cardiaco ( es. esiti di infarti,cardiomiopatie del ventricolo destro o sinistro ecc ) o a problemi cellulari che dipendono dalla concentrazione degli elettroliti nel sangue ( es. ipopotassiemia ) o dal loro trasporto attraverso le membrane  .

Trovare la causa non è sempre facile e spesso ci si limita ad escludere certe patologie con : elettrocardiogramma, ecocardiogramma, Holter ed eventuale risonanza magnetica nucleare. Se non vengono rilevate anomalie strutturali o se si tratta di una parasistolia, ci si limita a controllare la aritmia in assenza di terapie specifiche. Nel Suo caso ( parasistoli che scompaiono con lo sforzo ) non è indicato alcun intervento farmacologico o ablativo. Quest’ultimo, che si pratica con cateteri posizionati  nel cuore , trova indicazione solo qualora i battiti ectopici siano molto numerosi ( oltre 15-20000 al dì ), creino un problema clinico e sia identificato il punto esatto che li origina.

Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni.  gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena