• ASSOCUORE – Associazione Cesenate per la lotta contro le Malattie di Cuore ODV

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Gotta Coumadin

Il trattamento piu’ efficace dell’attacco gottoso è quello a base di Colchicina, 1 mg 2-3 volte al di’, che non interferisce significativamente col coumadin.Possono essere usati anche in acuto analgesici/antiinfiammatori per os o endovena ( FANS es. Ketoprofene, Ibuprofene ecc)che ,se usati saltuariamente,non determinano in genere problemi.
Per la prevenzione degli attacchi è invece raccomandabile l’uso cronico dell’ Allopurinolo.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

interazioni cumadin

Gent.mo Sig.D.G.,
a mio avviso i prodotti da Lei citati non presentano interazioni col Coumadin, anche se molti provengono dalla erboristeria e potrebbero contenere vitamina K.
Li faccia assumere tranquillamente, senza complicare la vita a sè e sua madre, e controlli che l’INR sia nel range.
Per i sanguinamenti bisogna trovare una soluzione locale ( intervento, sclerosanti,legature ecc ).
Cordiali saluti

Dott.Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

coumadin

a quanto mi risulta la metformina non presenta interazioni col coumadin; d’altra parte la sua assunzione è quotidiana e regolare e quindi un eventuale effetto non sarebbe evidenziabile se non al momento dell’inizio o dell’interruzione della terapia.
Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni

come viene dosato il coumadin

Il coumadin contiene una sostanza,la Warfarina,che inibisce la vitamina K, che é fondamentale per una normale coagulazione.
Se tutta la vitamina K fosse eliminata, il sangue sarebbe incoagulabile,cosi’ il dosaggio del coumadin deve essere regolato in modo da mantenere livelli di coagulazione che bloccano la formazioni di trombi, ma consentono una emostasi rallentata in caso di emorragie.
La sensibilita’al Coumadin é molto variabile e dipende 1) da fattori genetici,2) dallo stato del fegato e dell’intestino( che producono tutti i fattori della coagulazione, 3) dalla quota di vitamina K che viene introdotta, soprattutto con la verdura a foglia larga.

La guida piu’ sicura e’ il valore dell’INR che deve essere mantenuto fra 2 e 3 in caso di fibrillazione atriale o fra 2,5 e 3,5 in caso di protesi valvolare, a seconda del tipo.
Se il valore é superiore,pertanto, il doaggio del coumadin dovra’ essere ridotto, mentre va aumentato se il valore è inferiore a quello desiderato.
Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni , gia’ Primario Cardiologo di Cesena

Viagra

l’assunzione di qualunque farmaco presuppone che vi sia una indicazione clinica e che gli effetti benefici superino quelli negativi, che sono insiti in tutte le terapie.

Il Viagra è indicato nella disfunzione erettile secondaria a patologia organica o funzionale , deve pertanto esserci un ridotto flusso nei corpi cavernosi,che viene aumentato dal farmaco.
Non è indicato, invece, se vi è una impotenza psicogena; in questo caso puo’ funzionare solo come aiuto psicologico.

Il dosaggio parte solitamente dai 25 mg , per passare ai 50 o, massimo, 100 mg.

E’ controindicato se si assumono altri vasodilatatori, specialmente i nitrati ( cerotti, pillole, sublinguali), per l’effetto ipotensivo ed il rischio di ipoperfusione coronarica.

Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

graziella

Gentile Signora,

giudicare una terapia sulla base della diagnosi finale , senza conoscere il paziente e la sua storia, è impossibile .

E’ fondamentale sapere, ad esempio, se è ancora in fibrillazione atriale ( non vedo perche’debba assumere cordarone e coumadin, a meno che non continuino episodi di fibrillazione parossistica).

Per quanto riguarda gli edemi, questi sono sicuramente secondari o accentuati dal Norvasc, un farmaco vasodilatatore che non è sicuramente obbligatorio nel Suo caso e che potra’ sospendere o sostituirlo .

Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ primario Cardiologo di Cesena

variazioni indice PT notevoli

L’attivita’ coagulante del sangue dipende da numerosi fattori ( piu’ di 10 ) che interagiscono fra loro e tutti sono influenzati dalla assunzione di farmaci, dalla alimentazione, dal funzionamento del fegato ecc.
E’ per questo che si rende necessario monitorare un indice “medio” della coagulazione ( INR) e farlo di frequente.

Per mantenere questo nel range consigliato ( 2-3)si possono adottare diverse strategie posologiche che vengono scelte dai medici, in base alla loro scelta ( se tenere il paziente piu’ vicino a 2 o 3) e alla loro esperienza e conoscenza del paziente ( un medico di guardia non potra’ mai conoscere le abitudini del Paziente).

Coi nuovi farmaci che sostituiranno il coumadin ( il dabigatran è gia’ disponibile, anche se non ancora mutuabile), non saranno piu’ necessari i controlli periodici e molte delle precauzioni che oggi sono richieste.
Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni,gia’ Primario Cardiologo di Cesena

coumadin e dieta

Il Coumadin è un farmaco che contrasta la vitamina K, che è un fattore che favorisce la coagulazione.
Tutti gli alimenti che contengono vitamina K ne iducono quindi l’effetto anticoagulante.
In generale si tratta delle verdure a foglia larga e verde ( es: insalata, foglie di bietola, spinaci,cicorie ecc), mentre ortaggi come peperoni, pomodori, carote,finocchi,cipolla ed i legumi, non ne contengono in quantita’ apprezzabile.
Per un elenco piu’ completo, consulti il nostro libretto” a tavola col Coumadin” che puo’ trovare sulla prima pagina del nostro sito, in fondo, a sinistra.
Cordiali saluti

Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena

Familiarità

Il diabete presenta una importante impronta genetica che puo’ trasmettersi ai figli .La massima probabilita’ si verifica nel caso tutti e due i genitori siano diabetici; se solo uno è diabetico i figli possono ereditare il carattere dall’altro e non presentare la malattia.
Avere dei geni che influenzano negativamente il metabolismo degli zuccheri,non significa che compaia un diabete clinico.Questo è infatti favorito dalla dieta, dall’esercizio fisico,dalla comparsa di altre malattie, da terapie ( es cortisone).
In presenza di un genitore diabetico è opportuno abituarsi ad una dieta con ridotti carboidrati ( pasta, pane,oltre ovviamente ai dolci)e all’esercizio fisico, specie post prandiale.
Annualmente conviene effettuare una glicemia a digiunoe, e saltuariamente quella a due ore dai pasti principali.
In caso di sospetto si dovranno effettuare altri esami come L’Emoglobina glicosilata, il C peptide, la’Insulinemia, la fruttosemia ecc.
Cordiali saluti

Dott: Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena