La terapia ipocoagulante in corso di fibrillazione atriale è indicata sulla base del rischio embolico ed emorragico, e non sulla presenza dei sintomi.
Esistono pertanto delle tabelle di rischio, in base alle quali si puo’ determinare la sua opportunita’ o meno.
In genere, se esistono fattori di rischio embolico ( eta’ > 65 anni, dabete, ipertensione, scompenso, precedente embolico ecc) è indicato procedere alla scoagulazione.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva Cardiologica dell’Ospedale Bufalini di Cesena