NEL 2009 HO AVUTO UN EPISODIO DI TACHICARDIA VENTRICOLARE SOSTENUTA, NON AVENDO UNA STORIA IN QUANTO NON C’ ERANO ESAMI IN MERITO AL PROBLEMA SORTO.I CARDIOLOGI DELL’ OSPEDALE MONALDI DI NAPOLI HANNO DIAGNOSTICATO UNA CARDIOMIOPATIA DILATATIVA POST MIOCARDITE; DOPO APPROFONDITI ESAMI SUL CASO MI HANNO INSTALLATO UN DEFRIBRILLATORE BIVENTICOLARE, E TRA I FARMACI CHE PRENDO C’è ANCHE IL COUMADIN
IL DOSAGGIO è DI 7,5 MG E 10MG AL GIORNO) INR IN MEDIA è DI 2,50).
POSSO SOSTITUIRE IL COUMADIN CON UN ALTRO FARMACO?
IL DOSAGGIO CHE PRENDO è ALTO?
GRAZIE
L’ impianto del defibrillatore è stato effettuato per prevenire che eventuali recidive della aritmia degenerino in fibrillazione ventricolare ,portando quindi ad exitus.
La cardio(mio) patia dilatativa riconosce molte differenti cause,tra le quali quella infettiva,anche se è molto difficile da provare.
In genere risponde bene alle terapie mediche (B-bloccanti, ACE inibitori,Antialdosteronici ecc ) e puo’ mostrare notevolissimi miglioramenti della contrattilita’,fino alla normalizzazione.
L’indicazione alla terapia anticoagulante vi è solo in caso di coesistenza di una fibrillazioine atriale,della documentazione di trombosi o di frazione di eiezione molto bassa (< 25-30%); se mancano queste situazioni la terapia si è dimostrata poco utile.Lei potrebbe verosimilmente farne a meno,ma ne parli col cardiologo.
Il valore di INR è adeguato,ed il dosaggio del farmaco è in funzione di questo valore e privo di significato.
Sono in fase di avanzata sperimentazione farmaci alternativi( Dabigatran,Rivaroxaban,Epixaban )che ,potrebbero fare al caso Suo, anche se vengono sperimentati soprattutto nella fibrillazione atriale.
Si concentri sulla effettiva necessita’ della terapia ipocoagulante.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena