Ho fatto l’ablazione per fibrillazione atriale nel 2013, ora pur assumendo terapia antiaritmica ho avuto recidive, ora quotidiane (notturne)che rientrano in poche ore. Ho gia’ sentito il medico per un parere e ovviamente mi è stata prospettata una seconda ablazione transcaterere oppure Mininvasiva chirurgica. In attesa di prendere una decisione ho fatto holter ed ecocardiogramma e attendo esiti holter
Unica domanda che mi sorge, come mai non mi è stata prescritta terapia anticoagulante. Il medico dice che sono a rischio 0, ma io un po’ di timore ce l’ho……
Buon Giorno,
la ablazione per la fibrillazione atriale è spesso seguita da recidive ( in genere 30% a 1 anno e 50% a tre anni )e per questo si consiglia ai pazientì di assumere antiaritmici e ipocoagulanti, se vi è un rischio tromboembolico .L’intervento puo’ anche essere ripetuto , con risultati in genere piu’ stabili, ma non garantiti e con ovvi disagi.
Il mio parere è di ripetere la ablazione solo se la aritmia è responsabile di una sintomatologia mal tollerata ( cardiopalmo, ridotta tolleranza allo sforzo) altrimenti di contollare solo la frequenza cardiaca e la scoagulazione con Coumadin o i nuovi farmaci.
Nel Suo caso bisognerebbe conoscere molti dettagli per decidere l’eventuale ripetizione e soprattutto la scoagulazione. Questa viene decisa in base a certi parametri clinici ( eta’, ipertensione ,diabete ecc )tuttavia ,a meno che non si tratti di un soggetto molto giovane e senza cardiopatie e patologie associate , la scoagulazione è sempre indicata.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena