Ho 47 anni sono sempre stato sportivo ed ho avuto un infarto 4 mesi fa. Mi è stata diagnosticata una occlusione totale alla discendente sinistra su cui è stato messo uno stent metallico ed una stenosi alla coronaria destra con stenosi di circa il 50% al limite della criticità su cui si è preferito non intervenire. Sono in terapia con Cardicor, Corlentor, Efient, Zopranol, cardio aspirina e Torvast. Chiaramente la mia frequenza cardiaca, che prima a riposo era di circa 50 bpm a riposo e 190 al massimo, adesso è scesa a circa 40 a riposo, e durante i miei allenamenti in bici, non supero i 140 bpm perché i beta bloccanti giustamente non lo consentono. Il problema è che ad una frequenza media di 110 bpm i muscoli richiedono una quantità di sangue ed ossigeno almeno da 150 bpm quindi a basso sforzo produco quantità esagerate di acido lattico, quindi dolori post allenamento. Ho fatto una prova da sforzo sotto betabloccanti, quindi dopo 20 minuti non superando i 140 bpm, in assenza di anomalie è stata interrotta. La mia domanda è: considerato che 40 giorni dopo l’infarto la mia efficienza cardiaca riscontrata da eco cardio era di poco superiore al 50%, allenandomi con costanza e senza esagerare, potrò migliorare questo 50%? E sopratutto, i beta bloccanti, di norma, si prendono a vita?
Grazie
Saluti
Alessandro

utente deleted comment 11 Aprile 2017