Buona sera dottore ho 33 anni e da un anno soffro di aritmie (sono iniziate dopo un’aborto). A giugno ho fatto l’esame elettrofisiologico ed è venuto fuori che ho un aritmia atriale parossistica da rientro, mi hanno dato flecainide teva x 6 mesi quindi fino a dicembre l’ho presa,poi a metà dicembre ho parlato con un cardiologo per una gravidanza allora mi ha dato il diltiazem , ho chiamato il centro antiveleni e mi ha detto che non è un farmaco sicuro,così il cardiologo mi ha cambiato di nuovo la pastiglia ora mi ha prescritto metoprololo ma ancora non ho iniziato con questo perchè voglio chiedere al ginecologo premetto che l’ablazione il mio cardiologo non vuole farla …..io non ci sto più con la testa non so chi ascoltare mi aiuti se può grazie mille EMILY.
Una aritmia da rientro a livello atriale in genere si risolve facilmente e definitivamente con un semplice intervento di ablazione, molto piu’ efficace, pratico e sicuro delle varie terapie.
Considerato che la aritmia, di per sè, non determina un rischio per la vita, nè porta a infarti o danni cardiaci, mentre i farmaci sono rischiosi per il feto, non farei assolutamente terapie durante la gravidanza, facendo passare l’eventuale aritmia con una iniezione EV o provando le manovre di stimolazione vagale (colpo di tosse, vomito,acqua gelida in faccia ecc. ).
Dopo la nascita si affidi ad un centro di elettrofisiologia che la guarira’ in poco piu’ di una ora.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena