Sarebbe sconsigliabile praticare il cateterismo cardiaco qualora se ne ravvisasse la necessità (ad es. in caso di ischemia coronarica) in un paziente portatore di protesi valvolare aortica biologica? Sostanzialmente: il passaggio del catetere in entrata e in uscita attraverso l’orifizio aortico occupato da una protesi biologica, potrebbe essere controproducente per l’incolumità e/o la stabilità della protesi medesima?
In caso di necessita’ il catetere viene fatto progredire per via retrograda , dalla arteria femorale o dalla radiale, fino all’imbocco coronarico, senza mai oltrepassare l’orifizio aortico. Non vi sarebbero quindi danni (teorici ) per le strutture valvolari.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena