Buonasera,
Sono un uno o di 39 anni, Soffro da anni di extrasistole sopraventricolari, spesso comparivano nei periodi invernali in maniera casuale ma senza provocare enorme disagio, ho sempre effettuato esami, elettrocardiogramma, eco cardiogramma e test da sforzo dato che pratico in maniera assidua ciclismo anche a livello agonistico, documentando sempre poche extrasistole sopraventricolari, circa un mese fa ho iniziato come spesso in questo periodo ad avvertire extrasistole che scomparivano senza accorgermene, ho quindi continuato ad allenarmi quando dopo una seduta di allenamento, dopo aver fatto doccia e in completa fase di recupero le extrasistole hanno iniziato ad intensificarsi, questo fino a sera, quando insieme al mio cardiologo abbiamo deciso di usare cura con dose minima di betabloccante al mattino e alla sera, rispetto un paio di giorni di riposo e al terzo giorno sempre con le stesse modalità sopra descritte le extrasistole iniziano a comparire sempre di più fino a quando decido di andare al pronto soccorso, ecg nella norma così come ecocardiogramma che evidenza da sempre un lieve prolasso della mitrale, mi viene detto nulla di preoccupante, effettuo holter durante cura con “sequacor”che identifica ben 6124 extrasistole sopraventricolari e null’altro, decidiamo quindi di passare, dato il persistente fastidio di passare a dose minima di “Almarytm” che nel giro di 24 fa scomparire tutto, inoltre mi viene consigliato uno stop dall’attività ciclistica per almeno 15/20 giorni, le chiedo, possono così tante extrasistole comparire in fase di netto recupero e non sotto sforzo? Posso continuare tranquillamente con l’attività fisica o mi consiglierebbe di approfondire con altri esami diagnostici? Secondo lei dovrei continuare a usare per sempre basse dosi di Almaritm o pensare di dover sospendere? Effettuare sport durante terapie antiaritmiche è pericoloso o sconsigliato?
Le extrasistoli sopraventricolari ( o atriali ) sono molto frequenti, spesso non sono avvertite e quasi mai se ne identifica la causa, specialmente nei soggetti giovani. In alcuni casi puo’ essere il prolasso della mitrale, in altri una iperfunzione della tiroide, talvolta lo stress , ma spesso compaiono e poi se ne vanno un senza motivo .
Un elettrocardiogramma ed un ecocardiogramma sono spesso sufficenti per escludere patologie specifiche, mentre un Holter puo’ evidenziarne il numero, la associazione con eventi giornalieri ( pasti, sforzi, lavoro ecc.) , pur sapendo che la variabilita’ è molto ampia e quello che si trova un giorno puo’non essere confermato da un successivo esame.
In genere non è indicata una terapia specifica antiaritmica, ma puo’ essere utile un beta-bloccante ( Metoprololo o Bisoprololo),specie se è presente una frequenza cardiaca tendenzialmente elevata. Uno specifico antiaritmico ( es.Almarytm ) puo’ essere assunto solo se le extrasistoli sono in numero molto elevato ( decine di migliaia ) e sono avvertite e invalidanti.
Non lo consiglierei ad uno che pratica attivita’ sportiva agonistica, soprattutto se la aritmia scompare sotto sforzo.
In conclusione : non farei altri esami e assumerei solo il beta bloccante , senza vivere in uno stato ansioso( che puo’ accentuare la extrasistolia ) e aspettando che la aritmia si risolva spontaneamente .
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia, Ospedale Bufalini, Cesena