Un mio amico ha avuto un infarto a 46 anni ( suo padre è morto di infarto dopo averne avuti due a soli 60 anni) e svolge un lavoro stressante ed impegnativo oltre ad essere un soggetto ansioso.Ora sembra essersi ripreso anche se continua a prendere farmaci ma io vorrei sapere lo stesso qual’è la durata media della vita di una persona come lui e se nei tempi moderni gli può ritornare.
grazie, Fiorenza mail eecaa5@yahoo.it
La sopravvivenza ad un infarto non è ( per fortuna ) prevedibile.
Dipende da numerosi fattori es: danno funzionale cardiaco residuo,coronaria coinvolta dalla occlusione,numero di coronarie coinvolte dalla patologia,possibilita’ di interventi di rivascolarizzazione con palloncino o chirurgicamente,regolarita’ nel seguire le terapie mediche, tipo di vita ( fumo,dieta, lavoroecc).
Se un infarto non ha provocato un danno significativo(questo si vede con l’elettrocardiogramma e con l’eco) e la patologia coronarica è limitata ad un solo ramo, con le sole medicine si puo’ condurre una vita assolutamente normale come qualita’ e durata.
Cordiali saluti
Dott Flavio Tartagni, Primario Cardiologo di Cesena dal 1996 al2010