Buongiorno, ho 63 anni e ho un cruccio rispetto alla profilassi antibiotica per le cure dentali. Purtroppo, oltre ad avere un \”lieve prolasso del lembo posteriore mitralico con minimo rigurgito 1\” senza sintomi, ho un\’intolleranza polimedicamentosa che mi ha portato negli anni a sviluppare un\’intolleranza di tipo pseudoallergica (edema di Quincke ed eruzioni orticarioidi diffuse)a diversi farmaci, tra cui l\’amoxicillina, l\’ampicillina e la fosfomicina, che mi sono stati quindi in centro specialistico sconsigliati. L\’altro ieri, dopo una visita odontoiatrica che si è conclusa con la disposizione di estrazione del dente del giudizio per pericoroniti ricorrenti, c\’era la possibilità di fare una seduta di igiene di lì a un\’ora e mi è stato detto di \”prendere ciò che prende di solito\”. Io avevo in borsa Iosalide 500 e ho preso quello un\’ora prima e un\’ora dopo. Mi sta venendo il dubbio di aver fatto male, d\’altronde l\’odontoiatra è stato piuttosto sbrigativo dicendo che la scelta dell\’antibiotico è di competenza del MMG che conosce la mia storia.
Ora temo di correre dei rischi per l\’endocardite…Sono anche preoccupata per l\’estrazione, perché il MMG ha segnalato alcuni casi di eventi avversi cardiaci sotto forma di QTC e torsione di punta nell\’associazione macrolidi-adrenalita necessaria nell\’anestetico per ridurre il sanguinamento. In linea generale, la profilassi fatta mi espone a gravi rischi? E per l\’estrazione non sono mai consigliate le cefalosporine che potrei assumere di terza generazione (perché di struttura diversa dalle penicelline) Grazie se vorrà rispondermi! Martina marti-ga1@libero.it
A cominciare dall’inizio degli anni 2000 tutte le Societa’ Scientifiche Europee interessate al problema della profilassi ( in particolare quella Cardiologica, quella Infettivologica e quella Odontoiatrica )hanno convenuto che non vi era alcuna documentazione di una correlazione tra manovre stomatologiche e endocardite infettiva.
Le batteriemie che vengono indotte sono infatti paragonabili a quelle che si hanno dopo una energica lavata di denti, o una abbondante mangiata o una masticata di chewing gum. Non per questo si fa la profilassi.
Pur mancado prove a favore, si pensa che la profilassi vada attuata solo in caso di cardiopatie congenite con flussi a elevata velocita’, casi di pregresse endocarditi e in presenza di protesi valvolari.
in tutti gli altri casi ( in modo particolare il Suo ) si ritiene che il rischio di una terapia antibiotica sia molto superore al vantaggio ( allergie, intolleranze, azione pro aritmica ) e si consislia di effettuare, al massimo, una buona pulizia preventiva con sciacqui di Clorexidina.
Tutte le linee guida nazionali ( compresa quella italiana) hanno fatti propri suggerimenti delle Societa’ Europee; percio’ stia tranquilla e si comporti come indicato
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena