Egr.Dottore,
Volevo cortesemente chiederle qualche consiglio. Da 3 anni sono alle prese con una cardiopatia ischemica. Ho 62 anni, non ho nessun fattore di rischio(mai fumatore, non ho: diabete, ipertensione, ereditarietà, obesità, colesterolo).Ciò nonostante, sono diventato improvvisamente produttore di placche spontanee nelle coronarie. Sono portatore di 4 stent. Purtroppo si ripara una lesione su una coronaria e dopo qualche mese si forma un’altra lesione su un’altra coronaria che prima era esente. Se si tiene presente che sono in trattamento doppio antiaggregante a vita con cardioaspirin 100 mg/die e plavix 75 mg/die, si evince che questa terapia dà pochi benefici, anzi, sembra essere acqua fresca. Le placche ateromasiche continuano indisturbate a proliferare come i funghi.
Molto probabilmente non rispondo alla terapia, ossia sono un “non responder”, al clopidogrel. Pertanto volevo cortesemente chiederle, in questi casi, cosa sarebbe opportuno fare:
– aumentare il dosaggio della cardioaspirin o del plavix, o integrare la terapia con altri farmaci,
– fare uno switch sul prasugrel (efient) da poco in commercio che dovrebbe essere più efficace del plavix anche se potrebbe dare più problemi di sanguinamento,
– come si potrebbe accertare se la causa della formazione delle placche è dovuta a una infiammazione delle coronarie, e se è possibile fare un trattamento farmacologico per attenuare tale infiammazione.
– se è possibile che sia un problema genetico, come posso accertarlo?
– c’è in Italia un centro di ricerca presso cui accertare qual è il motivo della formazione di queste placche, qual è la loro composizione e qual è la terapia più efficace per combatterle?
– ho sentito parlare di OCT (tomografia a coerenza ottica) o di IVUS, sarebbero esami indicati nel mio caso?
– quali sono i farmaci da tenere in casa per far fronte ad una eventuale situazione di emergenza?
(sono in terapia anche con crestor 10 mg 1cp/sera e corlentor 5 mg 1 cp/mattina e 1 cp/sera e 1 cp/sera di pantoprazolo 20 mg come protettore gastrico – sono portatore di ernia jatale)
grazie
saluti
Franco Perrone
La formazione di placche coronariche dipende da numerosi fattori : genetici,infiammatori/infettivi,coesistenza di altre patologie (diabete,ipertensione),dislipidemia ecc.
Pretendere di identificare tutte le cause nel singolo individuo è impossibile,ma anche inutile,se ci si attiene a quelle linee comportamentali che si conosce essere efficaci.Tra queste , la principale,è quella di tenere la colesterolemia piu’ bassa possibile,perchè, in fin dei conti ,è il colesterolo che si deposita nelle arterie.
Quindi dieta e Statine,che sono gli unici farmaci che possono fare regredire o stabilizzare le placche,cioè impedire che si rompano.
Il Plavix e la Aspirina non hanno nessuna influenza sulla formazione delle placche, ma hanno un effetto antitrombotico e funzionano sulla prevenzione delle occlusioni acute da trombi.
In conclusione,Lei non è un “non responder”, se non presenta episodi ripetuti infartuali e deve continuare ad assumere i due farmaci ( e non nuovi ).Assuma la Rosuvastatina,mantenendo la colesterolemia LDL < 70 mg e non faccia nessun esame cardiologico,se non ha angina. Non si preoccupi delle placche , delle stenosi o della genetica,ma solo dei sintomi e della terapia antitrombotica e antidislipidemica.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni