L’uso prolungato di antiinfiammatori puo’avere effetti sui valori pressori interferendo con la funzionalita’ renale o interagendo coi farmaci antiipertensivi, tuttavia il loro impiego occasionale non determina quasi mai effetti apprezzabili.
Anche quelli proaritmici sono occasionali , senza una sicura corrispondenza tra causa ed effetto. Va usata cautela se è in atto una terapia ipocoagulante o ipoaggregante per l’aumentato rischio emorragico e gastrolesivo.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia dell’Ospedale Bufalini di Cesena