Gent.mo specialista,
sono una 43enne, reduce da un episodio di tia risalente ad agosto 2015 e valutato in PS con es. neurologico negativo, TAC negativa e sucessiva RM non significativa. Dagli accertamenti successivi è risultato un aneurisma mobile del setto interatriale con DTC positivo per shunt destro-sinistro significativo. L’eco color doppler ha confermato una situazione di normalità eccetto il PFO. Ho effettuato anche lo screening per la trombofilia da cui è emersa la positività in eterozigosi al V fattore di Leiden e al mthfr.
Ho eseguito anche un eco color doppler degli arti inferiori da cui è risultato tutto nella norma e soprattutto non si segnalano reperti US per TVP.
il referto dell’ematologo, che mi ha seguita in prov. di Bari (dove risiedo), a questo punto, recita così:
” portatrice di doppia eterozigosi per fattore V Leiden e per Variante fattore II, precedente tia e portatrice di forame ovale. Si consiglia anticoagulazione con Coumadin.
La mia domanda è appunto questa: non ho altra strada da seguire a parte quella che porta al coumadin?
Grazie anticipatamente
A tutt’oggi non vi sono ancora certezze sulla eziopatogenesi degli ictus senza causa sicura, anche se la presenza di forame ovale pervio, aneurisna del setto e alterazione della coagulazione rende molto probabile che queste ne siano l’origine.
Si discute ancora sul tipo di terapia da adottare, se aspirina o anticoagulante ( questo sembrerebbe leggermente favorito, pur con tutte le limitazione che comporta la terapia. In alternativa si potrebbe usare un farmaco per via orale, diverso dal Coumadis ( Rivaroxaban , Apixaban), anche se mancano specifici protocolli di studio.
Da ultimo rimane la chiusura del difetto con ombrellino, che puo’ essere effettuata per via percutanea in un paio di giorni, presso un centro specializzato.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena