Gent.le dottore,
le chiedo gentilmente se ci sono controindicazioni all’angioplastica coronarica, tali da prevedere e prevenire un eventuale insuccesso della stessa.
distinti saluti
saverio
Piu’ che le controindicazioni,vanno valutate le indicazioni, cioe’: la angioplastica,(escluso i casi di emergenza es. infarto miocardico,angina instabile) é utile nell’alleviare il sintomo del dolore anginoso,specie da sforzo.
E’ poco utile nella prevenzione di infarti e morti cardiache,che sono invece prevenute dai farmaci ( statine,aspirina,ecc).
Tecnicamente il successo di una angioplastica é piu’ garantito se la coronaria é grande,di diametro di almeno 2 mm( meglio se 3 o piu’ ), se la lesione é breve,se non coinvolge diramazioni,se non é su un ramo che presenta lesioni aterosclerotiche diffuse, se la stenosi non é fortemente calcifica o su vaso aneurismatico o infiammato.
In genere la angioplastica non é indicata su un ramo chiuso da tempo indeterminato , su rami piccoli, molto tortuosi e su restingimenti lievi moderati , che non determinano ischemia documentata (con prova da sforzo, scintigrafia ecc ).
La buona riuscita dell’intervento dipende inoltre dalla esperienza dell’operatore e dalla sua capacita’ di giudizio guidato non solo dall’occhio, ma dalla clinica e dalla letteratura.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ primario Cardiologo di Cesena