Buongiorno, ho 42 anni, e due anni fa mi è stata diagnosticata una cardiomiopatia dilatativa idiopatica (familiare) con severa disfunzione della pompa ventricolare sinistra, con una FE al 30%. Segni iniziali di scompenso.
Che aspettativa di vita potrei avere con questa diagnosi ?
Grazie della gentile attenzione,
Marco
Probabilmente la mia risposta arriva in ritardo per problemi di connessione del sito, ma puo’ essere utile per altri pazienti.
Le forme di cardiomiopatie sono numerosissime e possono essere di natura familiare ed ereditarie o acquisite ( es. dopo un infarto ). Clinicamente si possono presentare con scompenso o con aritmie.
Le terapie sono numerose e vanno dai beta bloccanti, ai diuretici,Ace inibitori o Sartani,Antialdosteronici,Ivabradina e,da ultimo, il Valsartan/Sacubitril ( Entresto ).
In presenza di una frazione di eiezione del 30% con sintomi di scompenso vi è indicazione all’impianto di un defibrillatore o di un doppio pacemaker, se vi è un ritardo della conduzione ventricolare sinistra.
Quando persistono i sintomi, nonostante le terapie, è indicato il trapianto di cuore.In attesa si fa ricorso a pompe artificiali. Per un quarantenne con cardiomiopatia non deve mai esserci la parola ” Fine ” !!
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Operativa Complessa di Cardiologia e Terapia Intensiva dell’Ospedale Bufalini di Cesena