Mio figlio Gabriele il 19 aprile 2012 sottoposto a visita militare presso il Centro Selezione VFP1 di Palermo é risultato non idoneo agli accertamenti sanitari in quanto affetto da preeccitazione ventricolare. dopo tre mesi circa e precisamente il 13 luglio 2012, ricoverato presso l’ospedale privato di Alta Specialità GVM Maria Eleonora Hospital di Palermo, veniva sottoposto a studio elettrofisiologico endocavitario e a contestuale ablazione trans-catetere a radiofrequenza del substrato aritmico. Il successivo decorso postoperatorio é stato privo di eventi. Mio figlio veniva dimesso il 14.07.2012 asintomatico in buon compenso emodinamico e con gli accessi vascolari in ordine. In data 08.01.2013, visitato presso l’Università degli studi di Palermo – Cattedra di Medicina dello sport prof. Giuseppe FRANCAVILLA, gli veniva rilasciato il certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica non presentando alcuna controindicazione alla pratica agonistica dello sport. In data 08.11.2013, visitato da medici della Federazione Medico Sportiva Italiana, gli veniva rilasciato il certificato di idoneità all’attività sportiva agonistica non presentando alcuna controindicazione alla pratica agonistica. In data 25.06.2014 sottoposto a visita presso il Centro di selezione dell’Esercito VFP1 di Palermo, veniva dichiarato non idoneo agli accertamenti psicofisici quale VFP1 per Preccitazione Ventricolare trattata con ablazione transcatetere in base all’art. 10 comma b della Direttiva Tecnica del Direttore Generale della Sanità Militare la quale recita quanto segue: Articolo 10
APPARATO CARDIOVASCOLARE
a. Le malformazioni del cuore e dei grossi vasi.
Rientrano in questo comma:
– la destrocardia;
– le cardiopatie congenite ed i loro esiti.
b. Le malattie dell’endocardio, del miocardio, dell’apparato
valvolare, del pericardio, dei grossi vasi ed i loro esiti;
trascorso, ove occorra, il periodo di inabilità temporanea.
Rientrano in questo comma:
– il trapianto di cuore, le protesi vascolari, gli esiti di
intervento riparativo sulle strutture valvolari e dei grossi vasi con
alterazioni funzionali;
– gli esiti di pericardite, miocardite ed endocardite;
– la stenosi e la insufficienza valvolare;
– le anomalie biometriche ecocardiografiche non correlate con la
superficie corporea;
– il prolasso valvolare con rigurgito emodinamicamente
significativo;
– la pregressa pericardite, miocardite ed endocardite anche senza
esiti. Premesso quanto sopra, lo scrivente chiede se le motivazioni descritte nel citato articolo cui sopra sono compatibili con l’inidoneità relativa alla preeccitazione ventricolare. Si ringrazia per la sua disponoibilità e distintamente saluto.
Gentile Sig.ra,
l’intervento di ablazione di una via anomala di conduzione elettrica (che causa la preeccitazione)determina la completa abolizione della patologia e di conseguenza la guarigione del soggetto portatore.
Questo viene ribadito dalle linee guida cardiologiche , che regolano anche la idoneita’ per la pratica sportiva.
Pertanto, se gli operatori che hanno condotto l’intervento certificano la buona riuscita , non vi è motivo alcuno per limitare qualunque tipo di attivita’,sportiva ( anche ai massimi livelli)e quindi tutte le altre attivita’.
Cordiali saluti
Dott.Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena