PROGETTO DEFIBRILLAZIONE PRECOCE SUL TERRITORIO
CODICE BLU PER SALVARE UNA VITA
Il progetto, nato nel 2003 su iniziativa del 118 è volto a promuovere su tutto il nostro territorio la cultura dell’emergenza attraverso corsi BSLD (manovre rianimatorie) e la diffusione dei defibrillatori automatici (DAE), allo scopo di prevenire la morte cardiaca improvvisa.
L’Associazione”ASSOCUORE” in collaborazione con il “118”, con il Patrocinio del Comune di Cesena e dell’Azienda USL di Cesena è impegnata in questo progetto con il compito di:
– promuovere iniziative per la realizzazione del progetto
– monitorare il territorio sulla presenza dei DAE e del personale formato
– raccogliere le adesioni per i corsi BSLD (Basic Life Support- Defibrillation)
– fornire le informazioni e consulenza necessarie per l’acquisto dei defibrillatori
L’arresto cardiaco in genere è provocato da un problema elettrico al cuore e si manifesta, quando le camere inferiori del cuore (ventricoli) sviluppano improvvisamente un ritmo rapido e irregolare (fibrillazione ventricolare) provocando vibrazione dei ventricoli, invece della loro contrazione. Il movimento disordinato rende il cuore una pompa inefficace e incapace di fornire ossigeno al corpo e al cervello.
Nel giro di pochi secondi, la persona colpita da arresto cardiaco perde i sensi e presenta un’assenza di respiro e polso e cade a terra inanimata. Per un periodo di 4-5 minuti l’organismo consuma la sua riserva di ossigeno poi, se niente interviene a ripristinare il ritmo e quindi la circolazione, gli organi entrano in sofferenza, per primo il cervello. Oltre i 10-15 minuti la morte da apparente diviene definitiva.
Solo una terapia d’urgenza immediata, quale la rianimazione cardiopolmonare (RCP) e la defibrilazione esterna possono evitare il conseguente decesso. Per ogni minuto che passa senza ricevere alcun intervento, dopo la comparsa dell’arresto cardiaco improvviso, la percentuale di sopravvivenza si riduce del 10 per cento. E’ pertanto, indispensabile sottoporre rapidamente il paziente alla terapia d’urgenza per prevenire il decesso.
L’Arresto cardiaco è una delle principali cause di mortalità. Ogni anno circa 60.000 persone (uno ogni 1.000 abitanti) sono colpite da arresto cardiaco e la sopravvivenza è attualmente dell’1,5 – 3%.
Far ripartire il cuore è possibile.
Con il (DAE) Defibrilatore elettrico semiautomatico è diventato possibile interrompere la fibrillazione ventricolare e salvare la vittima di arresto cardiaco.
Il DAE è in grado di riconoscere quelle situazioni di alterazione di frequenze o di qualità del battito cardiaco che richiedono uno shock elettrico per evitare o risolvere un arresto cardiaco. E’ in grado di guidare l’operatore con istruzioni vocali per la posizione delle placche e per premere il pulsante di scarica elettrica. Con il DAE è diventato possibile l’intervento di personale “laico”, perché addestrato ed autorizzato.
La legge n. 120 del 3 aprile 2001 ne consente l’uso, oltre agli operatori sanitari, anche a soccorritori “laici” addestrati e abilitati. Questo rende più fitta la rete DAE e quindi aumenta la percentuale dei soggetti colpiti da arresto che sono salvati. Questa rete è chiamata Pubblico Accesso alla Defibrilazione ( PAD).
E’ stato dimostrato negli Stati Uniti che nelle città dove la defibrilazione elettrica precoce è praticata anche da personale abilitato la percentuale di sopravvivenza è del 47% ( Rochester) rispetto a centri in cui la defibrilazione è affidata solo a personale sanitario (New York: 1 – 2%).
Il progetto ha lo scopo di sensibilizzare e combattere, attraverso un’opera di informazione, nonché di sostegno e diffusione dei defibrillatori, la morte da arresto cardiaco. E’ importante divenire cittadini salva cuore. L’obiettivo è far sì che dovunque nel nostro territorio, ma auspichiamo anche nel resto del Paese, sia realizzata la rete dei defibrillatori (DAE) in postazioni mobili o fisse in luoghi di grande affollamento.
Il nostro obiettivo è quello di potenziare l’attuale progetto al fine di una diffusione sempre più capillare dei DAE all’interno delle scuole, nei quartieri, nelle piazze, nelle spiagge,nei supermercati, nelle discoteche, nei luoghi di lavoro, nelle farmacie, negli alberghi nei centri ricreativi, nelle palestre, nei centri sportivi e in tutti quei luoghi affollati dove, statisticamente, è più probabile si realizzino morti improvvise.
OBBLIGO DI PRESENZA DEI DEFIBRILLATORI
Il Ministro della salute, Renato Balduzzi, di concerto con il Ministero dello Sport, Piero Gnudi, ha firmato il decreto ministeriale “Disciplina della certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale e linee guida sulla dotazione e l’utilizzo di defibrillatori semiautomatici e di eventuali altri salvavita”. L’adozione del decreto era prevista dall’articoolo 7 comma 11 del decreto Salute e sviluppo del 2012 (d.l. 13/9/2012 n. 158).
Le società sportive dilettantistiche e quelle sportive professionistiche dovranno dotarsi di defibrillatori semiautomatici. Sono escluse le società dilettantistiche che svolgono attività a ridotto impegno cardiocircolatorio. Le società dilettantistiche hanno 30 mesi di tempo per adeguarsi, quelle professionistiche 6. Gli oneri sono a carico delle società, ma queste possono associarsi se operano nello stesso impianto sportivo, oppure possono accordarsi con i gestori degli impianti perché siano questi a farsene carico.
Il decreto ministeriale contiene linee guida dettagliate sulla dotazione e l’utilizzo del defibrillatore. Dovrà essere presente personale formato e pronto a intervenire e il defibrillatore deve essere facilmente accessibile, adeguatamente segnalato e sempre perfettamente funzionante. I corsi di formazione sono effettuati dai Centri di formazione accreditati dalle singole Regioni. Nel nostro territorio tale Centro è presso il “118” coordinato dalla Dott.sa Patrizia Matassoni.
Invitiamo quindi tutti e in particolare le Associazioni e Società sportive a prendere contatto con la nostra Associazione ASSOCUORE, che collabora con il “118”, al fine di predisporre i corsi per l’abilitazione all’uso dei Defibrillatori.
Il Decreto pone una scadenza di 30 mesi entro cui le strutture sportive dilettantistiche dovranno dotarsi dei DAE.
Vi invitiamo, pertanto, a contattare ASSOCUORE (info@assocuore.net) per ottenere tutte le necessarie informazioni relative ai corsi e all’acquisto dei defibrillatori .
L’Associazione è in grado di fruire alcuni fra i defibrillatori più tecnologici oggi in commercio ad un prezzo molto favorevole e comprendenti anche ulteriori attrezzature (staffa per montaggio parete, custodia, ecc.) che ha ottenuto dalle Aziende produttrici come ASSOCUORE ODV per l’elevato numero di ordini in programma.
L’Associazione inoltre fornirà tutto il servizio di segreteria necessario per la formazione del personale e gli aggiornamenti biennali dei corsi che saranno svolti dal Servizio “118”.
Preme evidenziare che si sconsiglia l’acquisto di apparecchi di basso prezzo e di incerta produzione e senza garanzia di manutenzione.
Cogliamo l’occasione per richiamare l’attenzione sull’importanza della collaborazione col “118” locale che oltre a fornire la formazione del personale, coordina l’intero progetto attraverso la propria consulenza, la registrazione del personale formato, il rilascio delle autorizzazioni e, in collaborazione con Assocuore, la mappatura dei DAE territoriali, la raccolta dati.
A tal fine preme sottolineare, per chi fosse già fornito di defibrillatore, che è necessario la comunicazione al “118” della presenza del DAE all’interno della propria struttura telefonando al 3471480248 (Dott.ssa Patrizia Matassoni – Medico Responsabile del Progetto di Defibrillazione Precoce – Codice blu per salvare una vita – “118” Cesena Soccorso).
Per qualunque informazioni rivolgersi a info@assocuore.net o cell. 3280213887 (Sig. Sergio Baschetti).