dopo aver fatto uno sforzo fisico mi sono sentito mancare in seguito dopo alcuni giorni misurandomi la pressione ho registrato il battito cardiaco irregolare ,non gli ho dato peso pensando che sarebbe passato da solo,ho però notato che da tale data le forze fisiche erano notevolmente diminuite e talvolta non riuscivo a fare una rampa di scale senza sentirmi affaticato.dopo qualche settimana sono andato al pronto soccorso e mi hanno diagnosticato una fibrillazione atriale a media risposta ventricolare dopo due giorni con anti coagulanti orali l’ECG è invariato.
ho fatto l’ecocardio e risultano normali le dimensioni interne di atri e ventricoli funzione ventricolare sn nella norna,flussovelocimetria tranvalvolare nella norma cinetica parietale nella norma. la terapia datami a casa eè fatta con cumadin 5 mg 2 cpr pro die per tre giorni valpression da 160 milligrammi al mattino pantore da 20 mg al mattino dovrò rientrare fra tre giorni in regime di DH per controllo inr e programmazione cardioversione elettrica. questa terpia è la migliore che possa eliminare il problema?
La fibrillazione atriale riconosce molte cause : valvulopatie,coronaropatia,cardiomiopatie,ipertensione arteriosa,ipertiroidismo ecc.
Essendo stata esclusa con l’eco una anomalia cardiaca morfofunzionale, nel Suo caso potrebbe trattarsi di una forma secondaria a ipertensione ( escluda però anche una disfunzione tiroidea ), oppure potrebbe trattarsi di una cosiddetta forma idiopatica . Lo sforzo fisico ha giuocato un ruolo di fattore scatenante tramite l’aumento della pressione,delle catecolamine ecc.
Trattandosi di un primo episodio ritengo corretta la procedura consigliata, cioe’ di procedere a cardioversione elettrica dopo scoagulazione corretta per 3-4 settimane.
In caso di successo e di persistenza del ritmo regolare, si puo’ sospendere il Coumadin e l’eventuale terapia anti aritmica dopo 1-2 mesi,controllando il ritmo ed evitando le possibili cause scatenanti ( sforzi, abbuffate ecc ). Se l’aritmia dovesse recidivare, è opportuna una terapia antiaritmica continuativa; la ablazione va riservata solo nel caso questa si rivelasse inefficace o male tollerata.
Cordilai saluti
Dott. Flavio Tartagni , gia’ Primario Cardiologo di Cesena