Buongiorno. Sono Elena e ho 52 anni.
A seguito di un intervento chirurgico estetico, mi è stata diagnosticata 30 gg dopo una tromboflebite alla vena basilica braccio dx. Non avendo avuto somministrazione di Eparina in sede di intervento mi è stato prescritto CLAREMA 120mg due volte al dì, vista la sofferenza venosa diffusa. Cosa mi devo aspettare dal farmaco è in che tempi vista la lenta evoluzione dei miglioramenti ad un mese dal l’assunzione? Grazie.
Il trattamento ipocoagulante in corso di tromboflebite è necessaro per prevenire la formazione di trombi che possono staccarsi determinando una embolia polmonare.
L’indicazione, nel Suo caso, dipende dalla severita’ del coinvolgimento venoso, tenendo presente che la formazione e la estensione di trombi non è prevedibile e che una embolia puo’ avere una origine anche dalle vene dell’arto superiore.
Se è in corso una flebotrombosi ( documentazione ecografica o radiografica e segni di alterato scarico venoso )io consiglio una scoagulazione completa con veri anticoagulanti( coumadin o altri es. Riivaroxaba, Apixaban) per alcuni mesi,
L’Eparan solfato ( Clarema) non da le garanzie sufficenti.
Non va mai sottovalutato il rischio tromboembolico, per la sua capacita’ di trasformarsi improvvisamente da piccolo fenomeno a tragedia.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Direttore della Unita’ Complessa di Cardiologia di Cesena