etg addome il tratto di aorta addominale e’ in espansione.al momento esso si estende cranialmente oltre la emergenza delle renali. sul piano traverso i diametri si sono portati a 35x32mm(latero-laterale e antero-posteriore)la lunghezza raggiunge i 7cm al momento. sei mesi fa la misura era 32×29. indicata angio.tc. a parte che prestissimo faro’ l’angio-tc sono molto a rischio. ho 60 anni normopeso,esami regolari,vado in bicicletta e percorro circa 9000km all’anno. posso continuare?? a quale diametro si opera?? grazie molte.
L’aneurisma della aorta addominale è una patologia degenerativa favorita dalla eta’, ipertensione, ipercolesterolemia, traumi ecc.
In genere decorre in maniera asintomaticas,ed il suo riscontro è casuale ( es.con eco addominale per visualizzare reni o fegato ).Col tempo, tuttavia, è destinato ad aumentare , fino araggiungere diametri anche di 10 cm, oppure va incontro a rottura.
Non vi è una precisa correlazione tra dimensioni e rischio di rottura, ma si ritiena prudenziale intervenire quando il diametro è di 5 cm.
In certi casi si interviene anche prima es. rapido aumento,sintomi sospetti per rottura, emboli periferici ecc.
L’intervento puo’ essere eseguito chirurgicamente o endoscopocamente mediante protesi che rinforza la parete consentendo un normale flusso di sangue alla periferia.
La scelta della seconda via è dettata dalla anatomia: bisogna ,per esempio,non occludere altre arterie,come la renali ( questo potrebbe essere il suo caso ).
Le dimensioni del Suo aneurisma non inducono a pensare ad una soluzione in tempi brevi. E’ tuttavia opportuno valutare esattamente la conformazione dell’aneurisma con TAC o RMN ( vedere se c’è trombosi, stato della parete) e la sua stabilita’ o evoluzione nel tempo. Questo puo avvenire anche alternando TAC ed ecografie addominali, se di buona qualita’.
Poichè l’accrescimento dell’aneurisma e la sua eventuale rottura dipendono anche dalle tensioni di parete esercitate dalle pressioni interne o esterne all’arteria,limiterei molto la attivita’ ciclistica, evitando soprattutto intensi sforzi isometrici.
Cordiali saluti
Dott. Flavio Tartagni, gia’ Primario Cardiologo di Cesena